lunedì 22 febbraio 2016

Sriracha-salsa agrodolce al peperoncino e aglio//come farvi in casa una nuova dipendenza


Questo post vuole essere un piccolo nuovo esperimento.
Vorrei un po' cambiare, o magari migliorare e aggiungere qualcosa, al modo di condurre questo mio piccolo blogghettino.

Mi sono accorta che, per quanto mi piaccia proporvi dei post carucci e pettinati, sento che questa cosa penalizza un po' quella parte grezza e sporca, ma decisamente più interessante del creare una ricetta.

Quella parte ancora incerta, dove si sperimenta un po' e si aggiusta il tiro in corsa.
Ecco, vorrei condividere questo con voi.

Questa ricetta, ma forse dovrei chiamarlo "progetto" o "esperimento", vuole provare a fare proprio questo.
Oltre che a regalarvi una nuova sado-masochistica dipendenza.

E' una salsina meravigliosa, che prima di provare a replicare nella mia cucina, ho provato confezionata.
Una bottiglietta piccola. Troppo piccola.
E quasi cinque euro a botta.
E io ho iniziato a spalmarla ovunque.
Bisognava porvi rimedio.


Questo autunno (che poi è quando è nato l'amore per questa salsa...), dopo aver spulciato internet alla ricerca di risposte, ho provato a realizzarla utilizzando dei peperoncini, ormai quasi del tutto secchi.
Tra l'altro peperoncini dell'orto del mio daddy, che già da freschi fanno gocciolare il naso...

Troppo piccante.
Troppo piccante nonostante abbia aggiunto un peperone dolce per smorzare il tutto, conscia che sarebbe stata infernale. E ho detto tutto.
Non che mi dispiaccia, chiariamoci, il sapore è comunque quello che cercavo, ma devo usarne in dosi omeopatiche. E non ci siamo.

La soluzione è giunta a me qualche settimana fa, comprando un paio di peperoncini al super.
Totalmente fuori stagione, lo so, ma a volte il desiderio chiama.

Ma il mio desiderio non è stato placato perchè questi peperoncini erano veramente poco piccanti, tanto da sapere quasi più di peperone che di peperoncino.


E da qui, l'idea.
Ecco, provo a farla con questi la salsina del mio cuore, lasciando i semi dovrei ottenere la giusta piccantezza.
Eccoci qua quindi:

500gr abbondanti di peperoncini (poco piccanti)
1 testa d'aglio (circa 60gr di spicchi puliti)
un pezzetto di zenzero fresco pelato (40 gr circa//facoltativo)
70gr di zucchero
3 cucchiai di aceto bianco (circa 45ml)
3 cucchiai di salsa di pesce thai (o colatura di alici o salsa di soia)
3 cucchiai di acqua
1/2 cucchiaio di sale fino

Lavate i peperoncini, eliminate il picciolo verde e tagliateli a pezzi.
Frullate nel mixer con l'aglio e lo zenzero, se usato.
Frullate fino ad ottenere un trito grossolano.
Aggiungete i restanti ingredienti e frullate fino ad ottenere una consistenza semi-fluida.
Ma non vi ostinate più di tanto: questa fase serve solo a far amalgamare gli ingredienti.


Trasferite in una vaso (meglio se con la "macchinetta") sterilizzato, chiudete ed etichettate: data di preparazione e, calcolando un 10-15 giorni, data di fine fermentazione.

Eh si. Eh già.
Paura?
Un po', ma è proprio questo il divertimento.

Lasciatela al riparo dalla luce diretta (non lasciatela sul davanzale della finestra per intenderci) e se vi ricordate, mescolatela con un cucchiaio PULITO una volta ogni tanto.
Quando vi ricordate.
Anche mai.

DIARIO DI BORDO:
Confesso, scrivendo gli ingredienti ho realizzato con orrore che forse ho aggiunto troppo sale nella mia preparazione: 1 cucchiaio intero. ARGH.
Così nella ricetta che vi ho dato ho ridotto la quantità a 1/2 cucchiaio, sperando che sia corretta.
Avrò esagerato aggiungendo un cucchiaio intero?
Avrò azzeccato la dose da darvi?
Dovrò buttare tutto?
...dovrete buttare tutto?

Ecco cosa intendevo con la fase sperimentale e grezza.
Ci rivediamo qui tra 10 giorni e scopriamo come sono andate le cose.

Buona fermentazione, miei prodi!
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Se i miei calcoli non sono errati (il che potrebbe essere sconvolgente), ed avete iniziato questo viaggio insieme a me, ormai dovreste esserci anche voi.
Come sta il vostro barattolo di deliziosa piccantezza?

Il mio, dopo 15 giorni di fermentazione, odorava meravigliosamente.

E, forse è una mia impressione, ma con la fermentazione e le bollicine che questa produce, il composto sembrava gradualmente aumentare di volume.
Curioso, no?



Aprite il vostro barattolo di felicità e, volenti o nolenti, verrete investiti da una zaffata di peperoncino, aglio e salsa di pesce.
Oh, yeah.

Versate tutto in una casseruola con il fondo spesso e fate cuocere per una decina di minuti a fuoco vivo.
A questo punto, con un frullatore ad immersione, frullate il composto: attenzione, perchè durante questo procedimento sono riuscita a schizzarmi la faccia di peperoncino bollente.
Per fortuna sono una quattrocchi.

Appoggiate un colino ad una ciotola e rovesciateci la sbobba piccante appena frullata, magari in due volte.
Con un cucchiaio lavoratela schiacciandola contro i bordi del colino, in modo da estrarre fino all'ultimo grammo di polpa, trattenendo le bucce e i semi e i filamenti dello zenzero.

Rimettete la passata raccolta nella pentola pulita, e rimettetela sul fuoco.

Fatela sobbollire un altro po'...e qui viene il bello: vi tocca assaggiare.
Munitevi di pane, latte o formaggio. O tutt'e tre.
E poi cominciate.
L'ideale, dato che il calore può falsare il sapore del prodotto finale, che tendenzilamente userete freddo di frigo, è prelevarne un cucchiaino, distribuirlo su un piattino e farlo raffreddare in frigo per 5 minuti.


Assaggiate e regolate secondo il vostro gusto: la salsa deve essere saporita, decisamente piccante ma mitigata dall'agrodolce, sfiziosa e aromatica per la presenza dell'aglio.

Non dimenticatevi di controllare anche la consistenza, che dev'essere simile a quella della passata di pomodoro: io ho dovuto aggiungere dell'acqua (bollente), perchè era diventata troppo compatta, e farla cuocere un altro po'.

Una volta bilanciati tutti i sapori e siete soddisfatti (la prova del nove e se vi ritrovate a leccare il cucchiaino piangendo di lussurioso dolore, chiedendovi cosa potreste farvi per pranzo da poter spalmare abbondantemente con questa cattivissima ragazzaccia. Un'idea? Eccola...) travasate la salsa in vasetti sterilizzati o, se foste fortunati, in bottigliette sterilizzate.
Io ho optato per i vasetti, un tipo che non ho mai ultilizzato e che per questo terrò in frigorifero, ma se la salsa è bollente, e chiudete benissimo (sì, fin quasi a slogarvi il polso) i vostri contenitori, potrete conservare la vostra salsa tranquillamente in dispensa.

Etichettate con la data e una volta aperta conservatela in frigorifero, consumandola nel minor tempo possibile. Come tutte le conserve casalinghe.


DIARIO DI BORDO:
Sono molto soddisfatta del risultato!
Il sale non era troppo alla fine, quindi se fosse necessario potete aggiungerne in cottura. Con il sale sempre meglio aggiungere alla fine che pentirsi di averne messo troppo all'inizio. 
Diciamo che mi è andata bene.

La quantità che aggiusterei è quella dello zenzero, o forse il mio era molto forte perchè ce l'avevo in giro da un po' e si era asciugato. In ogni caso lo ridurrei a 20gr se "vecchio", salendo a 30gr se molto fresco e succoso.

Infatti l'unica pecca è che il piccante dello zenzero si sente molto, amplificando la piccantezza della salsa che risulta quasi balsamica.
Ma non male comunque. 

State molto attenti durante la fase di cottura e regolazione dei sapori: prima di consigliarvi di raffreddare la salsa, ho regolato assaggiando il composto bollente, ritrovandomi ad un certo punto con una salsa troppo dolce.
Per sistemarla ho aggiunto del concentrato di pomodoro e altro aceto.
Ma se seguite i miei consigli non sarà necessario.

Quindi, a questo punto, direi: esperimento riuscito!
Spero che qualcuno di voi si cimenti e che mi faccia sapere com'è andata.

Buona sperimentazione a tutti!

3 commenti:

  1. E' tutto quell'aglio che mi fa urlare "infernale" non il piccante dei peperoni, non c'è modo di sostituirlo? :)
    Ciao bellissima.
    Francesca

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    1. Ciao Francesca! ;D Allora, volendo puoi provare a dimezzarne la dose, anche se essendo una salsa "all'aglio e peperoncino"...ci vuole! Nel senso che quell'aglio serve a livello di sapore in base alle quantità degli altri ingredienti. Se ti preoccupa per la digestione o la temuta fiatella, tieni presente che con l'aceto, lo zucchero,il piccante oltre alla fermentazione e alla cottura che faremo alla fine, il sapore forte dell'aglio si sarà molto addolcito. Coumuque,se proprio non lo sopporti, prova a dimezzare la dose!
      Fammi sapere, e grazie per il commento! ;-*

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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