venerdì 20 febbraio 2015

(Non la solita) pera cotta - La mia colazione perfetta


Alzi la mano chi spesso esce di casa senza fare colazione.
Ecco, avete tutta la mia comprensione. 

Spesso capita anche a me: ci si sveglia all'ultimo, si esce di corsa, e la colazione è l'ultimo dei nostri pensieri.

Ci si infila in un bar, si ordina un cappuccio e una brioche, si ingurgita il tutto e poi si prosegue con la propria giornata.

Peccato che poi arriviamo all'ora di pranzo famelici, ci sbraniamo una porzione di lasagne al doppio ragù, alle 14 ci si schianta di sonno sulla tastiera, al pomeriggio non si ha fame perchè stiamo ancora processando la mattonella e, come da copione, la sera oltre alla bistecca ai ferri e insalata #PERCHEDEVODIMAGRIRE, ci mangiamo due francesini e un etto di cotto. 

Per non parlare della voglia di dolce che arriva verso le 22 e che cerchiamo di combattere fino alla una di notte.

Poi ci chiediamo perchè alla mattina fatichiamo ad alzarci, facciamo tardi e non riusciamo a fare colazione...


Se mi seguirete, nelle prossime settimane, vi darò la ricetta della colazione che, personalmente, ritengo perfetta per cominciare queste ultime fredde mattine invernali. Mi sazia e mi mantiene attiva tutta la mattina, così a pranzo riesco a scegliere cosa mangiare invece di lasciarmi guidare dalla fame atavica, e di conseguenza ne guadagna tutto il resto della mia giornata.

Inoltre, diciamoci la verità, non in tutti i bar fanno un cappuccio degno di essere bevuto come prima cosa la mattina (sapore di caffè bruciato, anyone?), per non parlare delle brioches: a volte mezze crude, a volte stantìe, spesso zeppe di grassi idrogenati che fanno male alla salute.
Non proprio il massimo.


Ma veniamo alla prima delle tre ricette, la più semplice e quella che richiede meno impegno di tutte: la pera cotta.

Ebbene, se la vostra espressione da interessata si è fatta simile a quella della Cameriera Secca dei Signori Montagnè, aspettate di sentire il profumo che si sprigionerà nella vostra cucina quando le sfornete: torta al caramello e arancia.

Per 2 mattine:
  • 1 pera (a vostra discrezione)
  • 2 cucchiai di zucchero di canna Muscovado
  • una manciata di noci (o altra frutta secca a scelta)
  • 1 cucchiaio di olio di cocco extravergine
  • 1/4 di cucchiaio di semi di vaniglia (o 1/2 di estratto )
  • la scorza di circa mezza arancia
  • un paio di cucchiai di succo di mela (o acqua)


Per la scelta del frutto: se la frutta cotta non vi piace (io un tentativo con questa versione la farei, ma non vi posso certo obbligare), saltate questo post e usate la frutta fresca (ancora più easy), ma se è la consistenza che vi turba, provate con delle pere leggermente acerbe o magari con delle mele come le Fuji o le Gala.
A voi la scelta.

Il procedimento è molto semplice: scaldate il forno a 180°, nel frattempo mescolate lo zucchero, la vaniglia o l'estratto, la scorza d'arancia, le noci tritate e l'olio di cocco sciolto.

Dovreste ottenere un composto simile alla sabbia bagnata.
Tagliate a metà la pera e, con un coltellino o un cucchiaino, eliminate semi e nervature creando contemporaneamente un incavo.


Disponete le pere in un contenitore adatto alla cottura al forno, meglio ancora se con un coperchio: a me piace utilizzare la mia fidata pentolina in coccio, ma in alternativa basterà coprire il tutto con un foglio di alluminio prima di infornare, l'importante è che il contenitore non sia troppo grande, altrimenti rischierete di bruciare il fondo di cottura.

Dividete il composto di zucchero nell' incavo di ogni metà pera (se ve ne cade un pò sul fondo non temete: contribuirà a creare un delizioso sughetto), versate il succo di mela o l'acqua nella teglia, evitando di bagnare i frutti, e infornate coperto per almeno un'ora.

Trascorso questo tempo, scoprite le pere e accendete il grill per qualche minuto: in questo modo si caramellerà leggermente lo zucchero, guadagnandone in consistenza e sapore.
Sfornate e lasciate raffreddare.


Il mio consiglio è di prepararle la sera, magari sfruttando il forno già caldo durante la preparazione della cena, e lasciarle a temperatura ambiente fino alla mattina dopo. Durante la notte, molto probabilmente l'olio di cocco si rapprenderà, tornando biancastro: non temete, basterà riscaldare la frutta per qualche minuto.
Per questo le cuocio in un pentolino: in questo modo mi è molto facile riscaldarle in pochi minuti a fuoco basso. 

Ma se alla mattina anche solo accendere un fornello vi risulta straziante, omettete l'olio di cocco nella ricetta sostituendolo con 1/2 cucchiaio di acqua o succo di mela: cambierà sapore e consistenza del sughetto, ma non ci sarà bisogno di riscaldarlo e allegerirete ulteriormente la ricetta.  

Invece, se sono gli zuccheri i vostri nemici giurati, tanto che piuttosto della brioche con cappuccio, al mattino mangiate al massimo una banana (attirando sguardi maliziosi sul bus), sostituite lo zucchero con 5 datteri medjool (o normali ma fatti rinvenire in poca acqua bollente) e frullateli con il resto degli ingredienti.
Sugar free e altrettanto delizioso.


Nelle mattine più frenetiche le mangio anche da sole con poco yogurt greco del super e mi pare quasi un peccato di gola; proprio l'altra mattina pensavo: con poco gelato e con questo sughetto non sfigurerebbero neanche come dessert alla fine di una cena molto chic...
Ma era solo un pensiero.

Insomma, di alternative ve ne ho date, a questo punto, siete a solo un paio di passi dalla Vostra colazione perfetta.

2 commenti:

  1. <3 tu sai che la colazione per me è il pasto più importante della giornata!!!
    Camellia :-)

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    1. E ti ho dedicato anche un consiglio, dato che sei "senza zucchero" ;) Lggi bene! <3

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