lunedì 11 febbraio 2013

Un post nel cassetto




Questo post è per chi arriva sempre in ritardo, per chi si dimentica le cose o le perde, per chi, come me, ha un pò di confusione in testa e nel cuore.
Si, perchè queste ricette risalgono a dopo Natale, ma non mi decidevo a pubblicarle.
La stessa indecisione che ti fa caramellare troppo poco lo zucchero o lasciare troppo sul fuoco il cioccolato...e ti ritrovi a dover rifare tutto daccapo.


Ma non questa volta. Si reimpasta e si prosegue, come nella vita.
Marmellata di kumquat e biscotti alle arachidi dolci-salati, ecco che vi dico.
Erano li entrambi, che languivano tristemente dopo le feste e, per pietà, ho deciso di farne qualcosa.
I biscotti riprendono un'altra ricetta di Nigella Lawson, l'unica, la splendida, l'inimitabile.
La versione originale prevede le arachidi salate, ma, sopratutto se siete alla prima esperienza di abbinamento dolce-salato, il mio trucchetto forse è più consigliabile.
E poi non tornerete più indietro...
                                                                                      
 

La parte più difficile sarà evitare di mangiarsi tutte le noccioline mentre le sbucciate, cosa abbastanza ardua per la sottoscritta, ma si può fare: basta pensare che tanto prima o poi finiranno comunque tra le vostre fauci. 
E se ce l'ho fatta io... 

Ma veniamo alla ricetta vera e propria, per 25-30 biscotti vi serviranno:
  • 125gr di arachidi sgusciate 
  • 100gr di burro 
  • 175gr di farina autolievitante 
  • 50gr di grasso vegetale 
  • 75gr di zucchero mascobado 
  • un cucchiaino di estratto di vaniglia  
  • un uovo
 
 

Piccola parentesi su un paio di ingredienti: il primo è il grasso vegetale. Qui ho usato il famoso Crisco, regalatomi da una cara amica che me l'ha portato dalla Francia per Natale. 
E' indispensabile per rendere più leggero e friabile l'impasto di questi biscotti. Ma non disperatevi se non avete amicizie che assecondano le vostre eccentricità gastronomiche, in altrernativa potete tranquillamente usare la stessa quantità di margarina. 


L'altra parentesi è sullo zucchero, altra mia passione. Qui uso il mascobado o più precisamente muscovado, una qualità di zucchero di canna molto grezzo, caratterizzato da un sapore particolarmente intenso e dalla grana irregolare, ricca di piccole "pepite" che spesso non si sciolgono negli impasti. Non adatto a tutte le preparazioni, ma perfetto per questi biscotti: le sentirete sotto i denti con le arachidi e il sale...ed è quanto di meglio possiate sperare.

Il procedimento è molto semplice: in un mixer, o in una ciotola con un cucchiaio di legno e tanta buona volontà, amalgamate energicamente il burro, il grasso vegetale, l'uovo e l'estratto di vaniglia. Una volta ottenuto un composto uniforme, aggiungete la farina poco alla volta e infine le arachidi.

 

Distribuite il composto a cucchiaini abbondanti su una placca foderata con carta da forno. 
Spolverizzate con un pò di zucchero tutti i mucchietti d'impasto.
Ungete il fondo di un bicchiere con poco olio di semi e con esso, pressate delicatamente questi piccoli tesori fino a dargli l'aspetto di un biscotto.
Prima di infornare per 8-10 minuti a 190°, distribuite poco sale su ognuno, ecco il mio trucchetto.
Ne basterà solo un pizzico e l'effetto sorpresa è assicurato.

 
Sarà San Valentino alle porte, sarà che sono troppo buoni, ma sta di fatto che questi biscotti sono irresistibili. 
Persino loro non riescono a controllarsi...

Anche se c'è un modo per rendere ancora più sexy questi ragazzacci...
Sciogliete a bagnomaria 100gr di cioccolato fondente o al latte.
Sono sicura che il resto ve lo immaginate perfettamente, sporcaccioni.

 

Concludo con la marmellata di kumquat, detti anche mandarini cinesi:
  • 350gr di Kumquat
  • 350 gr di zucchero semolato
Tagliate i kumquat in quarti, in modo da eliminare tutti i semi, e metteli in una pentola dal fondo spesso. Fate sobbollire i frutti in poca acqua (un dito sarà sufficiente) per circa 10 minuti in modo da ammorbidirli.

Scolateli dal liquido in eccesso e rimetteteli nella pentola con lo zucchero.
Fate bollire per 20 circa, in modo da sciogliere lo zucchero, coprite, spegnete e lasciate riposare una notte. 



Il giorno dopo rimettere la pentola sul fuoco a fiamma bassissima e cuocete finchè la marmellata non inizierà ad addensarsi.

Versatela ancora bollente in vasetti sterilizzati (10 minuti a 110° nel forno).
Chiudete più strettamente possibile ogni vasetto e capovolgeteli finchè non faranno il vuoto.

Questa marmellata è molto aromatica, ricorda un pò la marmellata di arance amare inglese (che potete realizzare con lo stesso procedimento), pur conservando qualcosa del mandarino, qualcosa del Natale.


Non ho avuto il coraggio di buttare tutti i semi che ho tolto dai mandarini cinesi.
Forse perchè un altro dei nomi di questo frutto è arancio fortunello...
Li pianterò, chissà che non germoglino un pò di cose belle.

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