venerdì 9 ottobre 2015

Fichi si nasce - ma si può anche diventarlo

Come al solito.
Basta distrarsi un attimo e zak, passato il momento.
Una stagione finisce e ne comincia subito un'altra, portando via con se frutta e verdura di stagione che ci mancherà fino al prossimo anno. 

E no, le melanzane che trovate al super anche a novembre non valgono...


In realtà quest'anno non mi posso lamentare, di fichi, i miei adorati fichi, ne ho mangiato a sazietà.

Nella mia settimana di vacanza in Abruzzo, l'agriturismo dove eravamo alloggiati era circondato da piante di fichi bianchi e, anche se i miei preferiti sono quelli violetti, tutte le mattine ne raccoglievo tre o quattro per mangiarli a colazione.
Il mio ideale di vita.

Se non avete mai provato a mangiare della frutta appena raccolta dalla pianta, in particolare i fichi, così morbidi e delicati, vi state perdendo qualcosa...


Sarà per questo che, nostalgica di quel rito mattutino, mi sono ritrovata ad addocchiare un cestino di fichi neri al farmer market vicino a casa.

Il fruttivendolo mi guardava con aria sorniona mentre mi avvicinavo alla bancarella... 

Cercavo di scrutare meglio gli ultimi due cestini di fichi, troppo lontani dalla mia portata per essere ispezionati più accuratamente.

In quella, l'avventore si è esibito nell' antica danza del "complimento+sconto carpiato", nella quale di solito non casco, ma distratta dal desiderio per i morbidi frutti e dall'appellativo "prinsesa", ho capitolato.

E lì la sòla.


Tornata a casa con il mio bottino di frutta e verdura fresca,  mi sono accorta che i DUE (eh già, due al prezzo di uno...) cestini di fichi non ne valevano mezzo.

Alla facciazza della principessa di 'sto piffero.

L'istinto era di tornare indietro, salutare il gentile avventore e spiaccicargli in faccia i suoi fichi per niente fichi e ficcargli i suoi appellativi piacioni su per il...melograno.

Ma no, mi sono detta, se la vita, o la tua distrazione, ti da dei fichi deludenti...rifagli il look.


Vedeste che fichi che sono adesso!

Se anche voi avete lo stesso problema (con gli ultimi frutti di stagione capita spesso...) provate questo restyling:

  • un cestino di fichi deludenti
  • miele d'acacia (o di agrumi,o quello che preferite, ma che abbia un sapore delicato) q.b.
  • 4-5 rametti di rosmarino
Tagliate i fichi a metà, disponeteli su una placca da forno foderata di carta (forno) e cospargeteli con il miele, avendo cura che ne finisca una discreta quantità nel pancino di ogni fico.

Spolverate con gli aghi di rosmarino e cuocete a 170° per circa un'oretta.

In realtà i tempi di cottura possono variare a seconda del grado di delusione dei vostri fichi...

Più sono acquosi più dovranno cuocere. Sono pronti quando si asciugano un po', diventando più sodi e "maneggiabili" (oltre che mangiabili) e sotto e sopra ogni frutto si sarà creata una seducente pozzangherina di liquido sciropposo.



Cos'altro volete che vi dica? Chiamate gli amici, tagliate un po' di pane, tirate fuori quel formaggino speciale che è tutto un programma e stappate bottiglie di rosso come se non ci fosse un domani.

Alla faccia di chi ci vo' male, e del fruttivendolo sornione e menzognero.



2 commenti:

  1. Your figs look delicious and I really like how you prepared them. I've never enjoyed them right off of the tree. Perhaps that is something I should try when I return to Italy. Grazie per la ricetta. Buon fine settimana.

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    1. Marisa, you are my joy! Thank to you for the comment, sweet as always.
      I hope you'll come to Italy soon...at least to try fresh figs from the trees! <3

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