martedì 6 maggio 2014

Guacamole e Babaganoush


Conoscete l'avocado? No?
Però magari vi scofanate tutta la ciotola di Guacamole dal messicano vicino casa.
Vergogna.

Vi giuro che farlo in casa è facilissimo.
Dovete solo fare amicizia con l'avocado...è un frutto un po' permaloso, ma estremamente tenero se sapete prenderlo al momento giusto.
E vi assicuro che diserterete il messicano per un po'.

Ci sono diverse varietà di avocado. Nell'universo. Da noi in Italia i più reperibili sono quello verde dalla buccia sottile e l'Hass.
Il primo è il più diffuso in commercio, tende a rimanere più sodo ed è più adatto alle insalate perchè mantiene la forma, il secondo è apparso sui nostri banchi da qualche anno, con una buccia rugosa, scura e molto spessa dalla polpa estremamente cremosa, perfetto per il nostro Guacamole e altre varie salsine, smoothies, vegan mousse, ecc.



Detto questo, qualsiasi tipo di avocado riusciate ad agguantare dalle vostre parti, quando lo acquistate controllate che sia integro: pelle senza ammaccature scure o parti più cedevoli del resto del frutto,  il picciolo (o per lo meno la parte che ne resta) deve essere ancora attaccato al frutto, altrimenti c'è la possibilità che, entrando aria dalla cavità, il frutto all'interno sia scuro e sgradevole al palato.

Se pensate di usare il frutto in giornata o al massimo il giorno dopo, controllate che sia maturo tastando delicatamente la parte alta attorno al picciolo: se è cedevole, ma non troppo molle, è perfetto.

Se invece pensate di non utilizzarlo subito, compratelo un po' acerbo.
Se al tatto risulta piuttosto duro (come una mela) basterà lasciarlo maturare qualche giorno nella fruttiera, possibilmente accanto ad un'amica esotica come la banana: cederà alle sue lusinghe in pochi giorni.

Non lasciatelo in giro troppo tempo ed evitate di conservarlo in frigo.
Vi salverete da brutte sorprese.


So che sembrano le istruzioni per disinnescare una bomba (non a caso un mio amico, indicando un avocado Hass nella fruttiera mi chiese se per caso non fosse un meteorite...), ma una volta portato a casa l'avocado giusto, invece che presentarlo a vostra madre, tagliatelo a metà, eliminate il seme ed estraete la polpa dalla buccia con un cucchiaio. Schiacciatelo con una forchetta (se volete una consistenza più cremosa usate il mixer) e insaporitelo con abbondante succo di lime o limone, del cipollotto tritato fine, sale a volontà e, per un tocco piccante, una spruzzatona di tabasco.

Basta. Fatto. Aprite i nachos.

Se volete fare gli eleganti, aggiungete peperoncino tritato e coriandolo fresco.
Eviterei il tradizionale pomodoro a dadini, più che altro perchè tende a far diventare il guacamole subito marroncino, cosa non molto appetizing...
Ma poi, come sempre, fate come più vi piace.
Se non amate il piccante (mannagg'avvoi) eliminate il fuego del tabasco e spolverate con un po' di pepe a mulinello.

Almeno quello!


Ma mi state già odiando.
"Che stress lei e i suoi avocado".
Ok.
Allora accendete il forno a 200° e tirate fuori dal frigo quelle due melanzane tristi che avete comprato una settimanna fa e che implorano di esser fatte fuori per non soffrire ulteriormente.

Accontentatele, trasformatele in Babaganoush: tagliatele a metà, incidete la polpa a rombi e conditela con sale, abbondante pepe nero, e un filo d'olio.
Cuocete per 40 minuti/un'ora, o finchè la polpa diventa bella soffice.
Se durante la cottura vi sembra che si stiano asciugando o colorando troppo, girate il lato tagliato sulla teglia, o coprite con un foglio di alluminio.

Sfornate e lasciate raffreddare.


Una volta fredde, estraete la polpa dalla buccia aiutandovi con un cucchiaio. 
Se le melanzane sono ben cotte non dovreste fare fatica, diversamente è probabile che abbiano bisogno di cuocere ancora un po'.

Unite alla polpa uno spicchietto d'aglio grattuggiato (si ridurrà in una sorta di pasta, così non vi ritroverete in bocca dei pezzi d'aglio che nemmeno Twilight) abbondante succo di limone, un cucchiaino di ras el hanout (non mandatemi a stendere, l'ho visto anche alla Coop nel reparto cibi etnici! Ma se proprio non lo trovate, accontentatevi del cumino in polvere) uno o due cucchiai di yogurt greco e abbondante olio extravergine. 
Mescolate bene.

La melanzana si ridurrà in morbidi filamenti che daranno alla salsa una consistenza rustica. Purtroppo in questo caso non vi consiglio di frullarla: ho provato e il tutto assume una struttura "soffiata" che non dona per niente al sapore della melanzana.

Poi se la volete frullare comunque, procedete...io vi ho avvertiti però.



Sempre se vi piace, e se lo avete, potete aggiungere un cucchiaio abbondante di Tahin (eddai, questa la sapete) che darà un sapore più autentico alla salsa.

Io personalmente la preferisco senza, più che altro perchè la Tahin tende a dare un retrogusto amaro che non amo molto. 
Ma, come sempre, vedete voi.

In alternativa proverei con della pasta di pistacchi salati, per restare in tema mediorentale, ma anche quella di mandorle tostate non suona male.

Servite con montagne di pane tostato.


Per dovere di cronaca: se il Guacamole, nonostante il cipollotto, lo condividerei con gli amici senza alcun pensiero, il Babaganoush, per quanto delizioso, ha un pubblico di estimatori più ristretto e altamente selezionato...
Quindi fate gli inviti giusti, o in alternativa godetevelo da soli.

Togliere l'aglio?
Fate un'altra salsa!


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