lunedì 18 marzo 2013

Aspettando la primavera


Mentre medito di dare una svolta verde alla mia vita, mi gingillo riguardando delle foto scattate quest'inverno al mercato in cui vado abitualmente, aspettando le primizie che la stagione imminente ci porterà presto.


Trovo che andare al mercato, più che guardare nei banconi refrigerati e illuminati artificialmente dei supermercati, dia la reale percezione del cambio delle stagioni: broccoli, melograni, arance, per esempio, sono il segno che l'inverno sta arrivando, come il profumo dei mandarini, che ogni anno chiama il Natale a gran voce.


Certo, bisogna farci caso e sapere cosa è realmente di stagione e cosa no...ormai si trova tutto dappertutto e in qualsiasi momento.  
Pensate ai fragoloni giganti che si vedono già da qualche settimana sui banchi dei mercati e nei supermercati.
Da che mondo e mondo, in Italia le fragole maturano verso maggio, mentre sbocciano le prime rose.


Quindi, personalmente, preferisco aspettare. Mi piace aspettare, se poi ne vale la pena.
Perchè comprare fragole grosse come mele, solitamente acquose e poco saporite, oltrettutto a prezzi esorbitanti, quando, aspettando solo un altro mesetto, potrò gustare fragole degne di questo nome e a prezzi ragionevoli?


Trovo che si debba reimparare ad aspettare: ogni cosa ha il suo giusto tempo.
Per quanto adori le fragole, perchè dovrei avventarmi sulle prime messe in commercio, quando so che il sapore non sarebbe all'altezza delle mie aspettative?
Più il desiderio di qualcosa è forte, più l'attesa rende appagante e prezioso il momento in cui si ottiene ciò che si vuole.
Tutte le cose migliori della vita richiedono un pò di pazienza.
E frutta e verdura non fanno eccezione.
Persino alcuni tipi di carne e di pesce hanno le loro stagioni d'eccellenza.


Quindi godiamoci gli ultimi strascichi d'inverno, comprese le nevicate fuori programma, magari con una bella zuppa di legumi, le ultime puntarelle o altre golosità prettamente invernali e crogioliamoci nell'attesa di una primavera desiderata e ritardataria.


E poi provateci, fate un salto al vostro mercato locale, ancor meglio se a chilometro zero o della Coldiretti: oltre a prendere il giusto tempo per i nostri acquisti, torniamo a parlare con chi ci vende ciò che portiamo in tavola.
E' un modo come un altro per prendersi cura di noi stessi e dei nostri cari e rendere meno freddo e impersonale il momento della spesa.
La primavera arriverà in un soffio, ve lo prometto.

1 commento:

  1. Questi sono i servizi che vorrei vedere in una rivista di cucina. Brava Cele.

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